pátek 21. února 2025

500 km, 20 ore di macchina, e scimmie e faraone a volontà!

 

 

500 km, 20 ore di macchina, e scimmie e faraone a volontà!

Sono rientrato ieri da Obo, una parrocchia a più di 500 km da Bangassou.

Avevamo previsto di andare in aereo, ma giovedì 13, quando ci siamo presentati, i Caschi Blu (che avevano promesso il passaggio e consegnato il biglietto il giorno precedente) ci dicono che non c'è posto!

Torniamo in Missione, e decido di rischiare e di partire in macchina: domenica sono previste le Cresime, e mi dispiace deludere i sacerdoti e i cristiani di Obo!

E' da qualche anno che nessuno arrivava fino a Obo in macchina, a causa delle condizioni della strada, della distanza e, soprattutto, dell'insicurezza.

Partiamo, io e un meccanico, alle 13.30 da Bangassou. E dopo 20 km la prima foratura (che fortunatamente è anche l'ultima!). La strada non è troppo brutta, e alle 18.30 arriviamo a Rafai, a 150 km. Qui passiamo la notte dai confratelli francescani, e venerdì alle 5.15 partiamo per il resto: sono 350 km di strada pessima, ma avanziamo decisi. Alle 10.20 siamo a Zemio, a 150 km, dove ci fermiamo un momento per riposare e salutare i preti della parrocchia, e continuiamo. A Kitessa, un villaggio a 50 km, troviamo un gruppetto di ribelli armati, che però si limitano a fermarci e salutarci… E a parte loro, nessuna macchina, pochissime moto e rare biciclette, ma molte faraone e molte scimmie! E qualche bel fiore strano!

Alle 19.30 arriviamo finalmente a Obo, tra gli sguardi quasi increduli della gente che ancopra circola in una città praticamente al buio.
Il parroco, l'abbé Gervais, e il suo vicario, l'abbé Lucien, ci accolgono calorosamente. C' sarebbe anche la cena… ma sono troppo stanco e vado a dormire, dopo una doccia con la quale cerco di togliermi parte della polvere rossa di cui sono coperto.

Il sabato mattina è dedicato ai 70 che riceveranno la Cresima il giorno dopo: catechesi, incontro cin i padrini e madrine, prove…
Il pomeriggio è invece consacrato alle confessioni, perché, insieme alle cresime, celebriamo in forma solenne la grazia del Giubileo della Speranza.

Domenica mattina la Messa si svolge all'aperto, perché la chiesa è piccola per così tante persone. Credo che siano oltre 2.000 i presenti!

Iniziamo con il momento giubilare: dopo l'esame di coscienza e la domanda di perdono a Dio, lentamente i fedeli vengono davanti, si segnano con l'acqua benedetta (memoria del battesimo) e lentamente si avviano verso la chiesa. Qui all'entrata ci siamo io e l'abbé Lucien, che benediciamo ogni persona che viene: è il segno della Misericordia che Dio sempre e di nuovo dona a ogni persona che si affida a Lui.

Dopo questo bel momento, proseguiamo con la Messa e le Cresime.

La liturgia è sempre molto partecipata: canti, danze, preghiera, silenzio. E' una vera Festa!

Dopo la Messa ci sono i membri della Legione di Maria, in gran parte donne, che vengono con doni e regali per il vescovo.

Nei giorni seguenti incontro i sacerdoti e i fedeli. E mercoledì riparto. Mi fermo a Mboki, la parrocchia chiusa 2 anni fa (il parroco era stato ferito dai ribelli). I militari che occupavano la chiesa e il presbiterio si stanno spostando altrove, e spero di poter venire qui Mboki a Pasqua per celebrare. Ci sarà molto lavoro da fare, ma vogliamo confermare nella Speranza la gente che qui ha troppo sofferto.

E continua a soffrire! In questi giorni c'è tensione, perché qualche settimana fa ci sono stati nuovi massacri (10 persone sono state uccise!).

La scuola elementare funziona, e i maestri, vedendomi, sono contenti e grati per il piccolo aiuto mensile che riusciamo a mandargli!

Dopo una sosta a Mboki, riparto per Zemio, dove arrivo in pomeriggio. Anche qui incontro i sacerdoti, e l'indomani mattina celebro la Messa alle 5.45 (orario normale in Centrafrica!). E alle 7.15 partiamo.

Ci sono un po' di alberi caduti con il vento e la pioggia del giorno prima, ma riusciamo ad arrivare a Rafai, a 150 km, verso le 13.20. Un boccone, e via per l'ultima parte, nonostante l'intoppo del bac (traghetto) che ci fa perdere 1 ora. Ma alle 15 riusciamo a partire e alle 19.30 sono finalmente a Bangassou.

E' stata una fatica notevole, ma ne vale la pena!

 

Il traghetto è diventato un semplice ponte---
Le bac est devenu un simple pont...
 

 

Le tipiche case dell'Est
Les maisons typiques de l'Est

 

 

 


Mboki: la cappella è diventata dormitorio dei militari...
Mboki: la chapelle est devenu le dortoir des militaires...



Obo

La processione con il vangelo
La procéssion avec l'Evangile



La benedizione del Giubileo
La bénédiction jubilaire





 

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